Bentornati nella rubrica “Sai dirlo in Brontese?”, dedicata al nostro dialetto locale.
Nella cultura siciliana, i proverbi sono una parte integrante della comunicazione quotidiana, trasmettendo saggezza popolare tramandata di generazione in generazione.
Fra queste gemme linguistiche brilla particolarmente l’espressione “Predichi e lattuchi, dopu Pasqua su finuti” (prediche e lattughe, dopo Pasqua finiscono). Si tratta di una frase che non è soltanto un insieme di parole, ma un ponte tra il passato e il presente, tra la fede e la tradizione, che ci riconnette con le nostre radici più profonde.
Sapete cosa significa in Brontese? Se la risposta è negativa e non conoscete ancora il suo significato, vi invitiamo a scoprirlo insieme a noi.
Questo detto è strettamente connesso al periodo della Quaresima, un tempo di preparazione spirituale e penitenza che precede la celebrazione della Pasqua nella tradizione cristiana. Durante la Quaresima, i fedeli sono chiamati a seguire pratiche di digiuno, astinenza e preghiera, in commemorazione dei quaranta giorni che Gesù trascorse nel deserto.
La frase “Predichi e lattuchi” fa riferimento alle due principali pratiche spirituali e alimentari della Quaresima:
- “Predichi” si riferisce alle prediche e alle preghiere che caratterizzano questo periodo liturgico, in particolare nei giorni significativi come il Venerdì Santo, giorno della Passione di Cristo.
- “Lattuchi” fa riferimento alle penitenze legate all’alimentazione, che solitamente includono l’astinenza dalla carne e la scelta di cibi più semplici e modesti.
Un elemento interessante è l’associazione della lattuga con la tradizione pasquale. Secondo alcuni racconti popolari, la lattuga avrebbe fatto parte del pasto dell’ultima cena di Gesù, consumata insieme al pane e al vino. Questo legame simbolico aggiunge un ulteriore strato di significato al proverbio, collegando le pratiche religiose della Quaresima alla storia evangelica.
Tuttavia, il proverbio aggiunge anche “dopu Pasqua su finuti“. La Pasqua, infatti, con la sua promessa di resurrezione e di vita nuova cancella le restrizioni della Quaresima e ci invita a festeggiare la gioia e la liberazione. Le tavole si riempiono di cibi succulenti e le preghiere si trasformano in canti di ringraziamento, e noi ci abbandoniamo alla gioia di vivere.
Curato dalla volontaria SCU Zermo Chiara