Bentornati ad un nuovo appuntamento con la rubrica ”Sai dirlo in Brontese?”, dedicata al nostro dialetto locale.

In occasione della XXXII edizione della Sagra del Pistacchio, vi proponiamo l’espressione  “Ccampammuri chilli ri ‘nterra, chi non d’hanu spini” un modo di dire ironico e molto utilizzato dai cittadini brontesi.

Sai dirla in Brontese? Se la risposta è negativa e non conosci ancora il suo significato, ti invitiamo a scoprirlo insieme a noi.

La raccolta del pistacchio è intrisa di cultura e tradizione. I brontesi lavorano sodo per preservare l’eredità di questo straordinario prodotto e contribuire all’economia locale. La raccolta del pistacchio è una sfida che richiede grande forza e determinazione, spesso accompagnata da espressioni dialettali motivazionali.

Ccampammuri chilli ri ‘nterra, chi non d’hanu spini” (raccogliamo quelli per terra, che non hanno spine) è un’incitazione al non aver paura a raccogliere il frutto e a velocizzare la raccolta, superando e affrontano le difficoltà e le asperità del terreno con coraggio.

I raccoglitori devono spesso raccogliere i pistacchi in posizioni scomode e su terreni irregolari, definiti “sciare“. Si tratta di un territorio situato alle pendici dell’Etna, ricco di pietre vulcaniche che contribuiscono a conferire ai pistacchi il loro sapore unico. Le pietre e le spine nel terreno rendono la raccolta ancor più impegnativa. L’espressione dialettale è, dunque, un incoraggiamento costante a non temere il lavoro faticoso e a raccogliere il prezioso frutto con dedizione.

 

 

 

Lo sapevi che…

L’uso di espressioni dialettali, come questa, dimostra quanto i Brontesi siano orgogliosi della loro produzione di pistacchio e quanto siano determinati a superare le sfide che questa coltivazione comporta.

L’espressione “Ccampammuri chilli ri ‘nterra, chi non d’hanu spini” è un inno alla forza e alla perseveranza dei brontesi nella raccolta, un simbolo dell’identità e dell’orgoglio della comunità locale. Questa frase riflette la profonda connessione tra la terra, la cultura e il pistacchio a Bronte, e ci ricorda che il duro lavoro è spesso il prezzo da pagare per la produzione di prelibatezze uniche come il pistacchio di Bronte.

 

 

 

Curato dalla Volontaria SCU Zermo Chiara