Benvenuti in una nuova rubrica della Pro Loco Bronte: “Bronte in video”, curato dalla Volontaria SCU Alice Saraniti.

Attraverso dei video proveremo a trasmettere alcune delle attrazioni del Paese di Bronte che si tratti di una tradizione, di un luogo o di un monumento… Il primo appuntamento è dedicato al Triduo Pasquale Brontese. Buona visione!

Fra i riti, le manifestazioni e le consuetudini della Settimana Santa, una delle tradizioni più significativa e simbolica del Paese è la visita ai Sepolcri nella giornata del Giovedì Santo.  I cittadini Brontesi si recano nelle principali chiese a pregare silenziosamente e a visitare le interessanti composizioni che rappresentano i “Sepolcri”. Si tratta di oggetti simbolici emblema della comunità: il vino e il pane, in riferimento all’Eucaristia; le tradizionali “collure” a cui sono date forme di animali e/o vari simboli; fiori e piante ma soprattutto maggiore rilevanza va ai “piattini” con i germogli di grano, lenticchie e altri legumi fatti crescere in casa in un luogo buio, dentro un piatto ricoperto da ovatta o canapa grezza, la cui maturazione coincide con la Resurrezione.

La tradizionale visita ai “Sepolcri” culmina nella spettacolare e simbolica “Processione del Venerdì Santo”, la quale cerca di far rivivere tutti gli episodi della Passione di Cristo. Ogni anno la popolazione brontese si riunisce per rivivere emozioni che scaturiscono dal contatto dell’uomo col divino. Si tratta di una processione che dura fino a sera inoltrata, nella quale sfilano statue rappresentative della morte e passione di Cristo, portate a spalla da un gruppo di fedeli devoti e adornate dai primi frutti della terra, quali fiori, fave e piselli freschi, simbolo di rinascita. La processione è arricchita da invocazioni alla grazia divina nel più tradizionale dialetto brontese da parte dei devoti che innalzano dei fazzoletti bianchi, canti tradizionali ma soprattutto dall’incontro evangelico tra le statue del Cristo alla Colonna e del Crocifisso con la Madonna, momento di grande commozione e devozione in cui è impossibile non versare lacrime.