Caratteristica dei territori dell’entroterra, siciliano in questo caso ma abbastanza generalizzabile, è che l’attività economica principale è strettamente legata alle produzioni agricole e agli allevamenti, attività da sempre poco remunerative.
Questi territori non si presentano particolarmente ricchi di monumenti ed edifici sfarzosi e degli osservatori attenti potrebbero arrivare alla conclusione che il patrimonio di questi luoghi sia scarso.
Basta invece fermarsi un attimo ad esaminare attentamente il nostro paese per capire che ogni singolo angolo abbia qualcosa da raccontare ed esperienze da far vivere. Bronte è famosa per il pistacchio. Superficialmente si potrebbe dire che Bronte è famosa per un frutto. Superficialmente, perché in realtà si porta dietro un patrimonio grande almeno quanto la sua storia.
Patrimonio paesaggistico, patrimonio culturale, tradizioni, in questo territorio non possono che essere influenzati da questa coltura.
Immediato aspetto è quello legato al suo consumo: non viene consumato come stuzzichino ma usata in preparazioni come ingrediente di pregio. Ne derivano ricette uniche che ormai fanno parte del nostro patrimonio gastronomico.
Del territorio italiano e per il nostro paese quella di Bronte è la più importante coltivazione di pistacchio. Più di adesso, nel passato è stata l’attività principale per la nostra popolazione e da questo ne deriva lo sviluppo di pratiche e usanze uniche per la lavorazione e la coltivazione: nei “Lochi”, gli appezzamenti di terra dove sono presenti le coltivazioni, si possono ammirare gli operai dediti a queste pratiche: durante l’inverno le sapienti maestranze potano gli alberi vicini a dei fuocherelli che servono a smaltire residui di potatura ma anche ristorare dal freddo gli operai, in primavera, ad anni alterni, il diradamento delle gemme a frutto, nella tarda estate degli anni dispari le casette si affollano di gente che smalla e asciuga i piccoli frutticini e si sente uno strano trambusto di termini specifici che fanno parte del nostro patrimonio linguistico.
Sono proprio questi luoghi quelli che arricchiscono il patrimonio paesaggistico del territorio. Da Adrano all’entrata di Bronte si può ammirare questa vallata dominata da pistacchieti, qualche casa e di rado olivi e flora selvatica. Questo paesaggio unico che di stagione in stagione cambia: in inverno gli alberi spogli lasciano vedere il suolo roccioso e scuro, in primavera è tutto verde per la fitta vegetazione degli alberi e negli anni di carica le infruttescenze colorano questa vallata di colori diversi durante la maturazione dei frutti.
Il pistacchio non è dunque un semplice “frutticino” ma per questo territorio è molto altro. Basta fermarsi un attimo per scoprire e vivere questo grande patrimonio.