DENOMINAZIONE: Piazza San Vito. Moti rivoluzionari del 1860.

UBICAZIONE: Piazza San Vito, Bronte.

GPS:

DATA DI COSTRUZIONE: 1985

DESCRIZIONE: Il 10 Agosto del 1860, nel piazzale di fronte l’ingresso del convento di San Vito, vennero fucilati, per ordine del generale Nino Bixio, cinque presunti colpevoli delle stragi e incendi che saranno ricordati nella storia come i “Fatti di Bronte”. I cittadini brontesi, da sempre impegnati nel lavoro della terra, vissero per secoli da semplici contadini senza mai riuscire ad ottenere i diritti sui terreni che con fatica e gran sudore coltivavano. Nel 1494, grazie ad una bolla pontificia Rodrigo Borgia (futuro papa Alessandro VI) donò i terreni brontesi all’Ospedale Maggiore di Palermo, che passarono all’ammiraglio Horatio Nelson nel 1799. Nel 1860, il generale Garibaldi, promise lo smantellamento dei latifondi e quindi la restituzione di questi territori ai contadini, ma non volendo creare dissapori con gli inglesi (proprietari di gran parte di questi terreni) non mantenne la promessa fatta ai contadini brontesi. Iniziarono quindi delle rivolte da parte dei contadini nei confronti dei proprietari terrieri. Il grande tumulto scatenatosi a Bronte attirò l’attenzione di Garibaldi che per placare gli animi mandò il suo primo generale, Nino Bixio, a porre ordine. Giunto a Bronte, il generale, fece affiggere un manifesto in cui si avvertiva il popolo brontese del processo che si sarebbe tenuto per punire i rivoltosi. Di fatto non ci fu nessun processo e il 10 Agosto del 1860 nel piazzale di San Vito vennero fucilati cinque presunti colpevoli, tra cui Nunzio Ciraldo Fraiunco considerato il “sempliciotto” del paese. Tale fucilazione servì da monito per il resto del paese, portando alla cessazione tutte le rivolte messe in atto. In memoria di questa esecuzione, nell’Ottobre del 1985 fu organizzato un Convegno e il Comune di Bronte fece erigere un monumento, ad opera dello scultore brontese Domenico Girbino, davanti piazza San Vito ove sono poste due targhe che recitano:

“Ad perpetuam rei memoriam che nell’agosto 1860 di cittadini brontesi donò la vita in olocausto” “Amministrazione Comunale 10 Ottobre 1985”.

INGRESSO: Libero

ACCESSIBILITA’:

In auto: è possibile arrivare fino a poche decine di metri dal piazzale

A piedi: Dalla principale Via Umberto bisogna percorrere circa 500mt in salita da Via Santi.