DENOMINAZIONE: Forre laviche del Simeto: Ponte Serravalle o “u bazu ‘a cantira”

UBICAZIONE: Contrada Cantera.

DESCRIZIONE: Le forre laviche del Simeto rientrano nel piano regionale dei parchi e nel piano delle riserve naturali istituiti grazie a delle leggi regionali risalenti agli anni ’80. Queste opere naturali si possono ammirare all’interno di un’area di quasi 300 ettari che comprende territori appartenenti alle provincie di Catania e di Enna. Le forre laviche di contrada Cantera iniziano con uno strapiombo indicato dai brontesi come “u bazu ‘a cantira” dove, al di sotto dei ponti Cantera e Serravalle, i fiumi Simeto e Troina incontrano la lava levigata dalla furia delle acque fluviali. Il fiume Troina oltrepassa un antico ponte normanno realizzato secondo una struttura a schiena d’asino, caratterizzata dall’alternanza di pietre locali basaltiche con conci di tufo bianco. Esso venne realizzato nel 1121 per volere del Conte Ruggiero in memoria della madre Adelasia morta a Patti qualche anno prima. Questa costruzione fungeva da passaggio per collegare le città di Troina e Cesarò alle città di Catania e Messina. Il primo ponte che si incontra sulla strada che collega Bronte a Cesarò porta il nome “Cantera” la cui etimologia affonda nel linguaggio arabo. Al di sotto di questo ponte scorre il fiume Simeto che con il tempo si fece largo tra la roccia lavica, formatasi dall’eruzione del 1603, creando così una spaccatura impraticabile e profonda quasi cinquanta metri. Il contatto della lava incandescente con le fredde acque del Simeto hanno creato, lungo il corso del fiume, formazioni laviche a poligoni o basalti colonnari. Il letto dal fiume è spesso costeggiato da canne Fragmite ed oleandri, che in primavera, creano un meraviglio e suggestivo paesaggio.

INGRESSO: Libero

ACCESSIBILITA’:

In auto: seguendo le indicazioni per il paese di Cesarò.