DENOMINAZIONE: Chiesa di San Silvestro o “A chiesa ra Batìa” e monastero di Santa Scolastica.
UBICAZIONE: Piazza Spedalieri.
DATA DI COSTRUZIONE: Non si conosce la data certa di costruzione ma sicuramente risale tra il 1535 e il 1548.
IMPORTANZA STORICA: In seguito alla costruzione della Chiesa di San Silvestro, nacque al suo fianco un monastero dedicato a Santa Scolastica ultimato finito nel 1616 come si legge sulla mensola dell’architrave della porta. La Chiesa venne incorporata al monastero e non fu più dedicata a San Silvestro, bensì a Santa Scolastica. Secondo una tradizione ancora viva tra gli anziani del Paese, presso la struttura esterna del monastero, era presente, in antichità, la cosiddetta “ruota dei projetti”. Questa aveva le sembianze di una porticina al cui interno vi era una struttura girevole nella quale porre i neonati che venivano abbandonati alla nascita. Questo meccanismo evitava che i bambini venissero abbandonati nelle campagne e quindi sbranati da cani o animali selvatici. La struttura girevole permetteva alle monache, residenti nel monastero, di mantenere i contatti con l’esterno. Con il terremoto del 1818 parte del monastero venne distrutto per essere totalmente demolito nel 1935. Con la demolizione del monastero, la chiesa tornò ad essere dedicata a San Silvestro.
INTERNO: La chiesa presenta un’unica navata ed è composta da cinque altari:
Entrando a destra troviamo il primo altare con una statua dedicata a San Benedetto.
Segue un’altra statua della Vergine Maria Immacolata.
Entrando a sinistra troviamo un altare con la statua di San Giuseppe e il Bambin Gesù.
Segue una cappella dedicata a Cristo Crocifisso (in legno, risalente al XVIII sec.) adornata da graziose colonne tortili.
Segue l’altare dedicato al Sacro Cuore di Gesù.
Nell’altare maggiore è possibile ammirare una magnifica tela, a sinistra, raffigurante Santa Maria Egiziaca copia del Novelli, l’originale è a Palermo, quadro artistico raffigura la santa in ginocchio assistita da un angelo, l’abate Zosimo le dà la comunione, mentre in alto gli angeli suonano a gloria. A destra dell’altare maggiore vi è il quadro di San Benedetto del 1664 di Giuseppe Tomasio, alla sinistra di San Benedetto vi sono San Placido e Santa Gertrude mentre a destra di San Benedetto sono rappresentati la Madonna con il Bambino con a fianco Santa Scolatica e San Mauro, inginocchiati davanti alla Madonna e il Bambino vi sono i pontefici San Gregorio Magno e Sant’ Agatone.
Sull’ altare maggiore vi è un quadro di Giuseppe Patricolo del 1830 che rappresenta la discesa dello Spirito Santo sulla Vergine e sugli apostoli.
Sulla volta vi è l’ affresco dell’ Assunzione della Vergine del 1827 di Giuseppe Dinaro e, infine, di rimpetto all’ altare maggiore, sopra la cantoria, vi è la tela che raffigura il sacrificio di Noè uscito dall’ arca, si pensa che anch’esso sia stato realizzato da Dinaro.
ESTERNO: La struttura esterna della Chiesa di San Silvestro è rimasta intatta nel tempo, invece del monastero delle monache abbadesse non è rimasta testimonianza se non due finestre con inferriate, ormai arrugginite, visibili sopra l’ingresso della chiesa. Il portale, accesso principale alla chiesetta, risulta essere semplice e lineare, realizzato alla fine del 1700 in pietra lavica scolpita con stipiti e cornicioni di stile rinascimentale. Degna di note, infine, è la campana su cui è incisa la data di realizzazione, ovvero, 1623.
INGRESSO: Libero
ACCESSIBILITÀ’:
In auto è possibile arrivare in piazza Spedalieri percorrendo il Corso Umberto.
A piedi: Dal principale Corso Umberto.
GPS: