DENOMINAZIONE: Castello Nelson

UBICAZIONE: Si trova nel territorio di Bronte a 13 km dal centro del paese. In Contrada Erranteria all’ingresso del paese di Maniace.

GPS:

DATA DI COSTRUZIONE: Si presume che il “Castello” sorga dalle rovine di un antico monastero basiliano edificato nel 1173 per volere della regina Margherita di Navarra.

IMPORTANZA STORICA: Quando Re Ferdinando di Borbone decise di ricompensare l’ ammiraglio inglese Horatio Nelson per i servigi che aveva reso stroncando la rivoluzione napoletana del 1799, dovette scegliere fra alcune baronie siciliane che potevano essere regalate per il loro regio patronato. La scelta ricadde sulle due celebri abbazie di “Santa Maria di Maniace” e di “San Filippo di Fragalà” unite definitivamente nel 1491. Nella concessione, inoltre, il Re donò tutti i possedimenti un tempo appartenenti alle due abbazie. Il primo erede a far visita alla Ducea nel 1836, fu Charlotte Nelson- Bridport, nipote dell’ammiraglio. Seppure interessata alle tradizioni del luogo restò molto scossa dal pesante viaggio e dal brullo paesaggio etneo, tanto da non volervi più tornare. L’abbazia fu adibita a residenza signorile nel corso dell’ Ottocento dagli eredi di Nelson, che costruirono diversi nuovi ambienti e sistemarono il parco circostante. Negli anni avvenire il Castello rimase dimora degli eredi, rimanendo privato e, quindi, chiuso al pubblico. E solo nel 1981 l’ultimo erede di Horatio Nelson vendette il Castello, ad eccezione del cimitero, al Comune di Bronte.

INTERNO: Nel corso del tempo gli appartamenti nobiliari hanno mantenuto pressoché lo stesso stile anche se è possibile notare elementi che testimoniano la vita quotidiana vissuta dagli eredi fino al Novecento. Dal momento in cui il Comune di Bronte acquistò il Castello, eseguì dei lavori di recupero per riprendere quanto più possibile lo stile originario dello stesso. Infatti è possibile notare una fedele riproduzione degli antichi pavimenti in maiolica di Caltagirone, carte da parati e tendaggi. Oggi è possibile visitare gli appartamenti che mettono in mostra diversi cimeli appartenuti a Horatio Nelson e ai suoi eredi. Degni di nota sono: lettere autografe dei reali d’ Inghilterra, medaglie, piani di battaglie navali, ordini militari, cassapanche di pregevole fattura, reperti archeologici ritrovati durante gli scavi per la ristrutturazione del Castello. Interessanti sono i due bicchieri di cristallo con bottiglia che Nelson ha utilizzato poco prima della sua morte, durante la battaglia di Trafalgar. Nella sala soggiorno, sopra il caminetto, si trova un orologio francese del XVIII Sec..

ESTERNO:

Esternamente il Castello presenta una facciata piatta tipica di un palazzo settecentesco. Entrando a destra si possono osservare la monofore a feritoia della chiesa con arco acuto. Sul cancello in ferro vi sono le lettere N B iniziali interpretate dagli studiosi come Nelson Bridport o Nelson Bronte come si firmava. Nel cortile centrale vi è la croce celtica in onore e in ricordo di Horazio Nelson, innalzata nel 1888 dal V Duca Alessandro Britport e si legge “All’eroe immortale del Nilo” in onore della battaglia vinta contro le truppe francesi di Napoleone.

Il parco del Castello di Nelson si estende per circa quattro ettari. In esso sono coltivate varie specie di piante, tra le quali alcune importate dall’Inghilterra nel 1887 (Platani ed Eucaliptos). Il parco ha una forma rettangolare ed è diviso da un viale centrale. Il giardino si estende per circa cinquemila metri quadrati ed è caratterizzato dalla presenza di secolari cipressi, palme, salici, frassini, ippocastani, magnolie e siepi di rose. Attorniati dal prato inglese, troviamo anche pergolati di glicine, alberelli di pino e piantine varie. Il parco della ducea di Nelson è noto anche per aver ospitato nel 1990 un simposio internazionale di sculture al quale hanno partecipato 19 artisti che hanno creato sul luogo opere in pietra lavica.

Nei vialetti del giardino hanno passeggiato i nobili discendenti di Nelson sino al 1981. Nel castello, prima che venisse ceduto al Comune di Bronte, gli eredi dell’ammiraglio inglese hanno trascorso le vacanze estive assieme agli amici più intimi. Il visitatore oggi può immergersi nella storia del luogo camminando tra alti e secolari cipressi, tra aiuole ben curate, tra vecchie giare, assistendo a tramonti di indubbio fascino. Con le spalle rivolte alla parete di ponente del fabbricato centrale, coperto da una lussureggiante vite canadese, ornato dai numerosi comignoli delle vecchie stufe a legna, lo sguardo spazia tra i monti al di là del fiume saraceno.

INGRESSO:

orario invernale: 9:00 – 13:00\14:30 – 17:00

orario estivo: 9:00 – 13:00\14:30 – 18:30

(chiuso dal 10/2016 per restauro)

ACCESSIBILITA’:

Raggiungibile in auto da

– CT percorrendo la statale 121per Paternò Adrano Bronte e proseguendo da Bronte per Maniace;

– A18 CT – Me, imboccando l’uscita per Fiumefreddo verso Linguaglossa – Randazzo proseguendo per la statale 120 per Maniace – Cesarò

Al bivio per Maniace svoltare a destra

Ampio parcheggio per pullman